Dopo tanti bocconi amari masticati, specialmente di mercoledì sera, ieri i ragazzi di mister Pizzi hanno ottenuto un preziosissimo ed importantissimo pareggio in casa del Lemine Almenno terzo in classifica. Un pareggio che, conti alla mano, non ci cambia granché la classifica ma, visto il ciclo di partite che ci attende, certamente fa morale e ci aiuta nel centrare quell’obiettivo che in questo momento si chiama: playout.
La cronaca
Ad Almenno San Salvatore, in casa del Lemine, a partire forte sono certamente i padroni di casa che forti del loro rodato 3-5-2 dal primo minuto mettono in campo intensità e qualità costringendo da subito i nostri rossoverdi ad una serrata difesa. Passano meno di tre giri di lancette ed ecco la prima grande chance per i padroni di casa con Lizzola che è bravo ad approfittare di una palla persa in uscita da Caronni e, una volta in area, prova ad incrociare il suo destro che attraversa tutta la porta ed esce di un soffio. La pressione del Lemine è costante e due minuti più tardi è nuovamente Lizzola a rendersi pericoloso. Questa volta, però, la sua bella girata in area di rigore viene neutralizzata in tuffo da un reattivo Landi. Dopo 5′ letteralmente di fuoco, ecco che la Speranza prova a mettere il naso fuori dalla propria meta campo ed ecco che all’8′ per la prima volta chiama in causa Gherardi. Ma per il forte portiere ex Telgate e San Pellegrino è tutto facile visto che dagli sviluppi di un corner Pioggia è bravo a prendere il tempo a tutta la retroguardia orobica di testa, ma la sua conclusione è troppo debole e diventa facile preda per il numero 1 di casa. Dopo i ritmi forsennati dei primi minuti la gara si appiattisce un po’, con sempre il Lemine che è padrone del gioco. Al 19′ ecco che i ragazzi di Brembilla sfiorano nuovamente il vantaggio, ma ancora una volta è Landi a dire di no questa volta a Fadregada che, a centro area ben servito da Capelli, calcia a botta sicura trovando però tra sé ed il gol il super intervento dell’ex Monza. La Speranza fatica ad arrivare con continuità nella trequarti campo avversaria e ciò permette al Lemine di mantenere forte la sua pressione. Al 32′ ecco che arriva il meritato vantaggio per gli orobici. Infatti a sbloccare la gara ci pensa Capelli che si guadagna un “generoso” calcio di rigore per un presunto tocco di mano di Pagani su un tiro dello stesso Capelli. Dagli undici metri il dieci dei padroni di casa resta glaciale e spiazza Landi: 1-0. Il gol subito di fatto abbassa i ritmi della gara con il Lemine che pensa a gestire il match portandosi in vantaggio all’intervallo.

Nella ripresa la Speranza rientra in campo con più voglia e cattiveria. I ragazzi di Pizzi, visti anche i risultati sugli altri campo, hanno intravisto i fantasmi della retrocessione e così hanno approcciato la seconda frazione con maggiore determinazione. Davanti la squadra rossoverde sembra avere un piglio diverso rispetto al primo tempo, merito anche di un ispirato Brignani che sull’out di destra mette in non poca difficoltà la retroguardia orobica. Detto questo, però, l’unico vero tentativo verso la porta difesa da Gherardi arriva all’12 quando Diana, da destra, si accentra e giunto ai 20 metri in posizione centrale libera un chirurgico destro a cui manca un po’ di potenza che diventa una preda facile per l’esperto portiere di casa. Sul fronte opposto il Lemine, nella prima parte, fatica ad esprimersi sugli stessi livelli visti nella prima frazione di gara. La squadra di Brembilla, all’uscita dagli spogliatoio, è molto più imprecisa tecnicamente e questo permette alla Speranza di alzare pian piano il baricentro. Al 25′, ecco che dagli sviluppi di un calcio di punizione da destra, gli sforzi dei nostri ragazzi vengono premiati. Ad incaricarsi della battuta è Trabattoni che con il suo mancino disegna una bellissima traiettoria tagliata che finisce sulla testa di Pagani, bravissimo a prendere il tempo alla retroguardia orobica, e da dentro l’area piccola insacca in rete: è 1-1. Il gol del pareggio risveglia all’improvviso il Lemine che aumenta esponenzialmente i giri del motore. Ma come detto sopra, la manovra dei bergamaschi non è pulita e nonostante la visibile voglia messa in campo in un modo o nell’altro la difesa rossoverde riesce sempre a mette una pezza riuscendo, soffrendo molto, ad arrivare al triplice fischio con un preziossisimo punto in tasca. Unico neo di questo insolitamente freddo mercoledì sera è stata l’ammonizione di Agosta, subentrato in campo al posto di Morlacchi (le cui condizioni saranno valutate in vista di domenica), che vista la diffida che pendeva sulla sua testa sarà costretto a dover assistere allo scontro diretto di domenica al “Missaglia” contro la Pontelambrese, per una gara dove qualsiasi risultato che non combacia con la vittoria avvicinerà sempre più i nostri ragazzi al ritorno in Promozione. Da adesso, infatti, fino alla fine del campionato non si può praticamente più sbagliare nulla: il calendario ci ha messo di fronte tanti scontri diretti nei quali dobbiamo far valere la nostra qualità e la nostra voglia di Eccellenza.
Il tabellino del match
LEMINE ALMENNO 1
SPERNAZA AGRATE 1
RETI: Capelli (L) rig. 32’ pt, Pagani (S) 25’ st
LEMINE ALMENNO: Gherardi, Camozzi (Donghi 33’ st), Zambelli, Fadregada, Rota M, Milesi, Mat. Rota, Musca, Lizzola (Seferi 12’ st), Capelli, Lomboni (Facchinetti 17’ st). A disp: Roncalli, Biney, Fiorona, Lazzarini, Pellegrinelli, Tironi. All. Brembilla.
SPERANZA AGRATE: Landi, Morlacchi (Agosta 30’ st), Trabattoni, Pagani, Commissario, Caronni (Masella 19’st), Bonissi (Topone 44’ st), Pioggia, Carollo /Brignani 37’ pt), Diana, Lmaperti. A disp. Brambilla, Mannino, Santangeli, Farina. All. Pizzi.
ARBITRO: Edoardo Allegri di Mantova.
Le pagelle
LANDI 6.5 Nel primo tempo è decisivo e anche nella ripresa compie almeno due parate importanti. Nel finale però, specie in uscita, fa correre qualche brivido.
MORLACCHI 6.5 Sulla destra è un motorino. Complice una fase difensiva un po’ pigra di Bonissi si preoccupa maggiormente di difendere pur senza disdegnare qualche sgroppata importante. Peccato per quel fastidio che lo ha costretto ad alzare bandiera bianca.
TRABATTONI 7 Schierato nuovamente sull’out di sinistra in marcatura è sempre molto solido. Dalla sua parte l’attacco orobico fatica, e non poco. Nelle ultime due partite, poi, si conferma decisivo anche in avanti come dimostrano i due assist nelle ultime due gare.
COMMISSARIO 6.5 Al centro della difesa prova ad arginare in ogni modo il veloce attacco di casa. Capelli e Lizzola non sono clienti facili, ma lui non sfigura.
PAGANI 6.5 Un po’ al di sotto dello standard abituale in fase difensiva, dove in più di un’occasione è impreciso. Nel momento decisivo, però, si fa trovare al posto giusto al momento giusto: sua la zuccata che evita il ko.
CARONNI 6 Luci e ombre sul play scelto per questo mercoledì sera da mister Pizzi. Con la palla tra i piedi non manca di far vedere le sue innate doti di passatore, decisamente più in difficoltà quando la palla non la ha.
BONISSI 6 Gioca a fiammate. Per larghi tratti del match è impercettibile largo sulla destra. Altre volte, però, prova ad accendersi e con la sua esplosività cerca sempre di creare superiorità numerica.
PIOGGIA 6 Complice una regia un po’ imprecisa da parte di Caronni in alcune fasi del match si veste anche da play cercando di dettare i tempi della manovra rossoverde. Il suo apporto nel momento di maggiore difficoltà dei suoi compagni e visibile: carisma sempre e comunque.
CAROLLO 6 La difesa a tre del Lemine lo ingabbia. Gioca solo 37′, ma in questi viene puntalmente raddoppiato in fase di protezione palla e questo incide e non poco sulla sua partita.
37′ pt BRIGNANI 7 Entra con il piglio giusto in campo e con la sua freschezza e cattiveria mette in continua difficoltà la difesa orobica.
DIANA 6.5 Pizzi in questo finale di stagione sta dando molta fiducia al classe 2003 che non sembra risentire della pressione del momento. Gioca con leggerezza cercando sempre di dare la giusta qualità alla fase offensiva. A volte si incaponisce troppo nella ricerca della “giocata”, ma nel complesso è l’unico che negli ultimi metri di campo prova qualche guizzo degno di nota.
LAMPERTI 6 Decisamente meglio quando il compagno di reparto è, a turno, Brignani o Diana. Soffre la presenza di Carollo anche perché i due fanno esattamente lo stesso tipo di lavoro. Detto ciò il classe 2001 lotta e battaglia con tutta la retroguardia senza sfigurare.
All. PIZZI 6.5 Sui 21 punti fino ad ora conquistati in classifica, 4 sono stati strappati al Lemine terza forza del campionato. Ieri la squadra è stata brava a restare in partita anche quando l’imbarcata sembrava poter essere nell’aria. Peccato per il forzato ingresso di Agosta a causa dell’infortunio a Morlacchi: questa è l’unica nota negativa della gara.
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