Terminata l’era Pizzi, passato alla scrivania nelle vesti di nuovo Direttore Sportivo della nostra squadra, ecco che ad Agrate in casa Speranza si apre un nuovo capitolo nella storia calcistica della nostra società. Da oggi è, infatti, ufficialmente l’ex tecnico del Villa e del Muggiò Pietro Altarelli il nuovo mister della nostra Prima squadra che da agosto ripartirà dal campionato di Promozione. Ecco di seguito il comunicato pubblicato questa mattina che annuncia l’approdo del nuovo allenatore:
“La A.S.D. Speranza Agrate comunica che per la stagione 2022/23 è stato scelto come allenatore per la Prima squadra il Sig. Pietro Altarelli. Nome noto nel calcio Brianzolo, ritorna nel Girone B già affrontato sulla panchina del Muggiò. La scelta è dunque ricaduta su un giovane allenatore emergente reduce da un più che positivo triennio alla guida del Villa. La società augura a Pietro e a tutto il suo staff i più sinceri auguri in vista della prossima stagione che ci vedrà impegnati nel campionato di Promozione.“

Un tecnico, Altarelli, che conosce bene la Promozione e che conosce anche la realtà agratese e tutto il suo contesto. Ma adesso vediamo un po’ quali sono state le sue prime parole in rossoverde.
Ecco mister ci siamo, prima di entrare nello specifico, che impressioni ha avuto di questa nuova realtà?
Diciamo che la realtà la conosco bene, chiaramente per esserci stato da avversario ed ho vissuto l’ambiente avendo a che fare con Gianni (Pizzi ndr). È una realtà molto simile a quella del Villa con una politica a stampo, diciamo familiare, che cura molto l’aspetto umano con le persone. Poi ovviamente ci sono anche strutture ottime che consentono di lavorare al meglio sulle situazioni di campo. Mi è sembrata una realtà strutturata, poi con la nuova configurazione che si sono dati con la figura di Gianmaria come Direttore Sportivo e di Antonio (Ferreri ndr) nelle vesti di Direttore Generale si è strutturata ulteriormente per avere un organigramma chiaro dove ognuno ha compiti ben definiti. Le impressioni sono più che positive, anche se va detto che è come se giocassi in casa perché l’ambiente lo conosco bene.
Sia al Villa che al Muggiò hai ottenuto ottimi risultati lasciando sempre una bella impressione nei giocatori. Ora sei ad Agrate, in una realtà appena retrocessa ma comunque importante: ti senti pronto?
Questa nuova esperienza mi dà tanto entusiasmo, tanti stimoli: mi sento pronto. Purtroppo si arriva da una retrocessione, ma voglio pensare che i giocatori che hanno vissuto questa esperienza hanno avuto modo di approfondirla e conoscerla ed abbiano la voglia di ripartire con la giusta fame per provare a tornarci. Quindi mi sento pronto per provare a rilanciare la squadra in Promozione provando a fare un campionato competitivo. Poi è chiaro, io mi sento pronto consapevole di tutto ma dall’altra parte c’è stato un percorso lungo di Pizzi è va detto che l’eredità è pesante: su certi aspetti siamo simili, su altri siamo diversi e questo cambiamenti saranno poi visibili in alcune dinamiche che avverranno con la squadra. Io, chiudo dicendo, che sono molto contento e molto stimolato da questa nuova esperienza: volenteroso e curioso di lavorare in questa società con la voglia di fare una bella stagione.
Probabilmente è presto per parlare di rosa e obiettivi, ma vorrei sapere cosa ne pensi dell’attuale rosa e per la prossima stagione su quali valori tecnici poggerà la tua squadra
È presto per parlare di rosa e obiettivo. Devo confrontarmi con chi ne sà più di me come il DS ed il DG, perché per quello che riguarda il da farsi e le scelte penderò molto dalle loro labbra perché loro hanno vissuto in prima linea la stagione appena conclusa. La rosa la ritengo all’altezza, bisognerà cambiare qualcosa ma per questo ci sarà tempo. La prossima stagione si poggerà sui valori tecnici che fanno parte del mio credo: voglio una squadra di qualità, una squadra che voglia provare ad imporre le proprie idee, che abbia personalità e coraggio. Voglio una squadra che propone e che non subisce sperando nell’episodio. Voglio che la squadra acquisisca una chiara identità e per questo voglio lavorare con persone che abbiano voglia e coraggio per fare questo tipo di sviluppo. Poi sono un tecnico che lascia molto spazio alla fantasia dei singoli, ma è chiaro che non vogliamo fare un campionato per il semplice partecipare… Oltre ai valore tecnici sicuramente un’aspetto fondamentale è l’aspetto umano. Voglio gente positiva, gente che possa essere un riferimento con i giovani che possa avere uno spirito di gruppo importante, voglia di confrontarsi, di aiutare. È importante partire dalle persone e dagli uomini perché è sempre il gruppo a fare la differenza.
Parole dunque cariche di voglia ed entusiasmo, le prime pronunciate dal neo mister Altarelli. Ma perché la scelta è ricaduta su Altarelli? Quali sono le motivazioni che hanno spinto la società a puntare proprio sull’ex Villa. Per rispondere a questa domanda ci ha pensato il neo Direttore Sportivo Gianmaria Pizzi:
«Volevamo un allenatore giovane, un allenatore che avesse già fatto la categoria. Ma soprattutto un allenatore che avesse già vissuto una realtà simile alla nostra mantenendo sempre la parte sinistra della classifica esprimendo con un bel gioco. Pietro era un profilo in linea con le caratteristiche di Agrate e con le caratteristiche che stavamo cercando ed è per questo che credo, anzi ne sono convinto, che scelta migliore non potevamo fare».
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