Seppur la “fredda” classifica di fine anno sembra mostrare un’annata tranquilla, analizzando a fondo la stagione avuta dalla nostra Under 19 la salvezza ottenuta da mister Ilario D’Addato ha il sapore di un’impresa considerando che è arrivata senza passare dai playout e, soprattutto, con ben due giornate di anticipo. Insomma se il cammino è stato complicato e tortuoso fin da agosto, il cambio di rotta avuto alla prima curva alla fine si è rivelato fondamentale per poter mantenere questa importante categoria. Soddisfazione che filtra dalle parole dello stesso D’Addato che nel suo bilancio di fine anno ci tiene a sottolineare le tante difficoltà avute in questa stagione. Difficoltà che però altro non hanno fatto che rendere più dolce il raggiungimento dell’obiettivo.

Arrivato a stagione già avviata con una squadra che non conoscevi e ti è stato chiesta la salvezza, obiettivo centrato con due giornate di anticipo. Chiederti se è stato difficile probabilmente è banale, ma quanta soddisfazione c’è per questo risultato visto tutte le variabili che hanno accompagnato la stagione?
«La soddisfazione è davvero tanta! Se penso alla prima partita della mia gestione, dopo solo due allenamenti, una sonora sconfitta per 5-0 in Coppa Lombardia sul campo del Lemine. A quella batosta è seguita un’altra sconfitta sempre in coppa e altre quattro sconfitte nelle altrettante prime giornate di campionato: un disastro! Puoi immaginare il mix di sensazioni che si possono provare in un momento del genere e la difficoltà incontrate nel cercare di trasmettere coraggio e positività alla squadra. Analizzando le sconfitte insieme ai ragazzi, abbiamo fatto leva sugli oggettivi miglioramenti che la squadra comunque dimostrava settimanalmente. Pur non riuscendo a racimolare nemmeno un punto nelle prime quattro partite siamo sempre passati in vantaggio per poi “crollare” mentalmente, spesso nei minuti di recupero. Avevamo pertanto tutti la sensazione che serviva una vittoria che ci avrebbe “sbloccato”. Vittoria che è puntualmente arrivata alla quinta giornata contro il Carugate, anch’esso a 0 punti in quel momento».
Salvezza, come detto raggiunta con due giornate di anticipo, ma è stato un percorso complicato. Tanti alti e bassi e la squadra che a volte faticava ad avere continuità. Ti chiedo: qual è stato il momento o l’episodio che ha dato la svolta in positivo alla stagione?
«Quando si gioca con l’obiettivo di salvarsi puoi ben capire che ogni partita vinta risulta fondamentale, e di getto risponderei tutte. Se mi parli di svolta, devo rispondere due partite: la prima vittoria con il Carugate, per i motivi sopracitati, e la vittoria in casa del Cologno. Voglio però citare anche altri momenti di questa stagione, cambiando “la parola chiave”. La vittoria più emozionante è stata contro il Pozzuolo ,mentre quella della consapevolezza contro il Luciano Manara».
La soddisfazione è davvero tanta! Se penso alla prima partita della mia gestione, dopo solo due allenamenti, una sonora sconfitta per 5-0 in Coppa Lombardia sul campo del Lemine
Ilario D’addato, mister Under 19
Adesso si ragiona in vista della prossima stagione dove questa volta hai la possibilità di visionare in anticipo quella che potrà essere la rosa. Che cosa ti aspetti dai ragazzi che salgono dall’Under 17 e anche da chi confermi?
«Dai ragazzi che arriveranno dall’Under 17 mi aspetto tanta voglia di imparare e di mettersi in gioco in questa categoria così importante. Al tempo stesso mi aspetto da loro umiltà e pazienza in quanto partono da un contesto dove giocavano con grande continuità e arrivano in un altro dove devono rimettersi in discussione. È risaputo quanto sia complicato il passaggio dalla categoria Allievi alla Juniores. Fino a quel momento i ragazzi hanno sempre giocato con, e contro, coetanei mentre in Juniores dovranno confrontarsi con ragazzi più grandi e con almeno un anno di esperienza in categoria. Se a questa criticità aggiungiamo il fatto che i nostri Under 17 arrivano da un campionato provinciale e “catapultati” in un’Under 19 Regionale A, con un effettivo doppio salto di categoria. Risulta facilmente comprensibile le difficoltà che andranno ad incontrare nei primi mesi. Difficoltà che supereranno appunto con la voglia di imparare, di mettersi in gioco, con l’umiltà e la pazienza. Dai ragazzi confermati mi aspetto tanta personalità e che fungano da guida per i ragazzi più giovani».
Al netto di tutte le valutazioni del caso che sono certamente in corso d’opera credi che l’amalgama tra i 2004 ed i 2005 che faranno parte dell’Under 19 potrà portare ad una squadra già completa o si necessita anche qualcos’altro?
«Come hai giustamente detto tu, le valutazioni sono in corso d’opera.
In questi giorni mi sederò a tavolino con la società per definire questi aspetti».
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