Per tanti aspetti quella che verrà sarà una stagione ricca di novità. Un’annata che vuole rappresentare una ripartenza per la nostra società come già accaduto nel 2013 quando ritornammo in Prima Categoria. Una ripartenza con un volto nuovo in panchina, con parte del nostro passato che adesso scoprirà un nuovo ruolo, ma sarà anche una ripartenza che poggerà su colonne sulle quali sappiamo poter contare. Infatti, nonostante tutto e tutti, anche la prossima stagione il nostro capitano Simone Carollo resterà a difendere i colori rossoverdi sempre con la fascia al braccio.
Attaccante classe 1992, Simone è il primo dei confermati in vista della prossima stagione. Una figura decisamente importante che molto potrà essere d’aiuto anche al nuovo mister Pietro Altarelli. Una decisione, la sua, che ha reso felici in molti visto che le offerte per il nostro capitano non mancavano. Ma lui dopo otto stagioni all’ombra del “Missaglia” si sente i colori rossoverdi tatuati addosso e non poteva “abbandonare la nave” nel momento di maggior bisogno del suo capitano.
Simone nonostante la retrocessione, nonostante il cambio di allenatore tu hai deciso di restare ancora in rossoverde. Da dove nasce questa tua voglia di continuare con questi colori?
Diciamo che non sono il tipo che molla in un momento di difficoltà. Per me Agrate é come una seconda famiglia: abbiamo condiviso gioie e dolori insieme e sono convinto che ci risolleveremo anche questa volta. Certo non sarà facile, ma ci metteremo il massimo impegno lavorando duro fin da subito e rimanendo tutti uniti come abbiamo sempre fatto. Tutti i risultati ottenuti negli anni sono stati ottenuti proprio grazie all’unione e la compattezza di tutto il gruppo.
Sei arrivato in un momento di ripartenza dopo la retrocessione in Prima Categoria che tutti ricordano come è finita. Per certi aspetti la stagione che è alle porte sembra molto simile. Come pensi di affronterà la Promozione?
Ti posso dire che se non l’affrontiamo con la testa giusta ci facciamo male. Dobbiamo essere umili e rimanere con i piedi per terra. Ci sono squadre ben organizzate e che giocano insieme da tanti anni. Noi rivoluzioneremo la rosa e noi “vecchietti” dovremmo fare in modo di far integrare il prima possibile i nuovi ragazzi in modo da trovare fin da subito la giusta chiave.
Ti avvii verso il nono anno in rossoverde. Il tuo nome è strettamente legato a quello di Pizzi come mister. Adesso per la prima volta in panchina c’è un nuovo mister: Pietro Altarelli. Hai già avuto modo di parlarci e soprattutto cosa pensi possa dare di nuovo a questa squadra?
Ho avuto modo di parlarci l’altro giorno e devo dire che mi ha fatto una bella impressione. Ha messo subito le cose in chiaro sul fatto dell’impegno e del porci degli obbiettivi. Penso che possa dare nuovi stimoli a questa squadra, poi essendo stato scelto anche da Pizzi possiamo stare tranquilli: sono sicuro che ci darà una grossa mano.
Vuoi aggiungere qualcosa in merito agli addii importanti di amici prima che compagni che stanno avvenendo in questa stagione?
Sono molto dispiaciuto perché ci lasciano pezzi fondamentali di questa squadra uomini importanti per questo spogliatoio. Con loro abbiamo condiviso tanto insieme dentro e fuori dal campo: prima di essere compagni di squadra sono stati amici e non mi rimane altro che augurargli un ingrosso in bocca al lupo perché sono davvero splendide persone con dei valori e dei principi sani. Si sentirà la loro mancanza.…
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