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Under 16 Regionali| Garanzia Loglisci! Da traghettatore a condottiero, la salvezza della squadra è passata dal, anche, suo carisma

Una società di calcio, un’annata specifica o anche più banalmente un gruppo deve sempre poggiare su solide basi per cercare di competere fino all’ultimo per gli obiettivi prefissati. Senza le architravi che sorreggono un progetto migliorare e crescere è pura utopia. Ragionando in questi termini tutto si può dire tranne che l’annata vissuta dai nostri Under 16 Regionali sia stata una stagione “banale”. Al contrario, è stata una stagione complessa e complicata dove l’incertezza – almeno nella prima parte – ha regnato sovrana e i risultati sul campo lo testimoniavano in pieno. Ma nel momento di maggiore difficoltà, ecco il jolly, il cavallo vincente sul quale la società ha deciso di puntare per raddrizzare un’annata che sembrava indirizzata verso un epilogo certo. Questo jolly, o meglio garanzia, porta il nome di Vito Loglisci, storico allenatore della nostra società che a dicembre si è visto catapultato in questa realtà tutta da costruire. Il passaggio dalla categoria Élite al Regionale è stato un passo deciso, una scelta precisa voluta dalla società al fine di preservare quanto meno l’obiettivo minimo: la salvezza. Con il senno di poi si può dire: ottima scelta da parte dei DS Ferreri-Vismara, ma ancora di più grande il lavoro svolto proprio da Loglisci che dal suo arrivo ha completamente invertito il trend di una squadra “depressa” dal punto di vista dei risultati e che invece ha ottenuto meritatamente la salvezza con due giornate di anticipo, assicurandosi oltretutto questo traguardo in una cornice di blasone considerando che questa è arrivata grazie al successo interno per 1-0 ottenuto contro la più quotata Cisanese.

Che il tecnico da oramai diversi anni, sia una colonna portate del nostro settore giovanile è un fatto noto. I risultati ottenuti con i 2002 ed i 2004 forse sono l’emblema maggiore che il tecnico ex Cimiano porta in dote. Ma da adesso al suo novero di imprese può aggiungere anche quella fatta quest’anno perché, nonostate il termine impresa sia un termine forse troppo sdoganato per quanto riguarda i traguardi sportivi, analizzando a fondo la situazione di partenza dalla quale Loglisci ha costruito questa salvezza si intuisce subito che impresa è proprio il termine più corretto per sintetizzare con una parola quanto fatto alla guida dei nostri Under 16.

Un nome una garanzia. Ancora una volta hai dimostrato di essere un allenatore in grado di centrare gli obiettivi. Quest’anno poi il percorso fatto con i 2006 subentrando a stagione in corso è stato fantastico: lo consideri il tuo capolavoro nel novero delle imprese?
Un nome una garanzia… si va be… Anche quest’anno si è centrato l’obiettivo anche grazie al lavoro che è stato fatto non soltanto dal punto di vista tecnico e tattico, ma anche e soprattutto umano. Questi ragazzi venivano da una situazione che aveva un po’ minato la loro autostima e la loro fiducia. Il percorso che abbiamo fatto insieme è stato fantastico: per me come allenatore, ma anche per gli stessi ragazzi. Poterlo definire capolavoro? Io penso che ogni anno a prescindere dal risultato, quello che faccio come allenatore sul campo possa essere definito tale, poiché il mio obiettivo a lungo termine è sempre stato quello, stagione dopo stagione, di far guadagnare un piccolo gradino in più alla società. Io non sono nient’altro che un mister a disposizione della squadra e della società, i meriti e le soddisfazioni a me arrivano sempre dai giocatori.

Sei riuscito a valorizzare e far rendere al massimo un gruppo in difficoltà. Qual è stato nel tuo percorso la parte più difficile?
Effettivamente essere riuscito a valorizzare ognuno di loro non è stato semplice. Ognuno di loro aveva motivazioni nel proseguire diverse. Per forza di cose, nel percorso di una stagione, qualcosa perdi sempre perché magari qualcuno entra in difficoltà e non riesce ad esprimersi al meglio. Poi, oltre a questo, subentrano spesso anche altri fattori che non sto qui ad analizzare. Però alla fine ognuno di loro ha iniziato a credere in ciò che si faceva perché tutto quello che stavo trasmettendo, partita dopo partita, risultava vero. Grazie alla fiducia che io ho riporto in loro, e che loro hanno riposto in me, si è fatto si che il gruppo hanno raggiunto ciò che avevano di già. Riuscire a formare e far esprimere questo gruppo secondo le loro possibilità è stata allo stesso tempo un’impresa, ma anche una gioia.

Come ogni impresa ci sono sempre dei momenti chiave, delle sliding doors. Parlando di questa stagione qual è stato il momento chiave secondo te?
Io penso che da subito ci sia stato il momento chiave. Con i ragazzi c’è stata intesa fin dalla prima partita. Ricordo che alla prima partita contro la Concorezzese la fiducia che hanno avuto vincendo il derby per 2-0 gli ha dato carica. Poi è+ vero che abbiamo perso due gare di fila e questo ci ha fatto un attimo ricredere. Però penso che in loro è subentrato qualcosa quando abbiamo vinto la terza partita contro la Tritium: là hanno visto che potevano davvero farcela. Da lì è stata tutta in discesa. Poi non va dimenticato che sono seguiti anche momenti difficili, dove abbiamo perso punti contro squadre alla nostra portata. Ricordo che contro il Casati Arcore abbiamo fatto una partita bruttissima. Come gruppo non è ancora maturo dal punto di vista caratteriale, però ci sta fa parte del percorso di crescita che i ragazzi stanno facendo. Però quella prestazione ci è servita ed è servita ai ragazzi stessi che sono stati bravi a capire subito l’errore per rimettersi alla svelta in carreggiata sulla strada per la salvezza.

Di contro hai mai avuto il dubbio o la sensazione di non riuscire a centrare l’obiettivo?
No, non ho mai avuto dubbi. Questo perché si è instaurato con il gruppo un gran rapporto. E dico anche la verità, a differenza di altri gruppi dove sono stato molto più severo, con loro è stata subito chimica.

Adesso però si guarda al futuro: ciò che è fatto è fatto. Cosa ti aspetti in vista della prossima stagione?
Per il futuro mi aspetto di riuscire a raggiungere gli obiettivi che mi vengono posti dalla società. Naturalmente non nego che se non faremo i regionali mi dispiacerebbe, però sarebbe un motivo in più per andarli a prendere. Il gruppo si rinnoverà con qualche elemento in entrata. I nostri obiettivi, se saremo nei provinciali sarà ovviamente quello di vincere il titolo. Ma il mio obiettivo personale è e sarà quello di far crescere i ragazzi per avviarli verso un percorso calcistico importanti, magari inserendoli nella nostra Under 19 o addirittura nella nostra Prima squadra che sono due vere e proprie eccellenze sul territorio.

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